UN LABIRINTO DI TOMBE E CAVITÀ

Grotte e Ipogei

SCAVI ARCHEOLOGICI E NECROPOLI

La struttura si trova alla periferia di Altamura in un’area di interesse agricolo e artigianale, la Lama Buccerii, in contrada San Tommaso. La lama è caratterizzata da un discreto spessore di terreno vegetale che la rende utile per le coltivazioni orticole e cerealicole nonché per la piantumazione di alberi da frutto, ulivi, mandorli e vigne per la produzione del locale vino primitivo.
Il terreno vegetale giace su uno spesso strato di calcarenite che è stato sfruttato per l’estrazione lapidea ipogeica a partire almeno dall’epoca magno greca. Allo stato delle attuali conoscenze si può ipotizzare una profondità non inferiore ai 15 m che coincide con quella delle due neviere.

Gli scavi archeologici pregressi, le evidenze riscontrabili sulla volta degli ipogei e la documentazione fotografica satellitare ci consentono di affermare che la proprietà Rajola Pescarini insiste su una vasta necropoli di VI-IV sec a. C. La densità dei sepolcri è notevole e sembrerebbe che siano scanditi in due ambiti in rapporto ad un antico asse viario, come avviene nella vicina necropoli di Iesce. La visita agli ipogei della Dimora Cagnazzi consente di vedere tali sepolcri dal basso e in sezione in quanto intercettati durante l’escavazione delle stesse cavità. Alcune dei sepolcri del soprassuolo nel corso dell’escavazione delle grotte e delle cave sono stati sfruttati come lucernari, bocche di cisterne e vie di accesso.

L’importanza culturale del sito Lama Buccerii–San Tommaso, dunque, non solo è correlata all’edificio rurale, che fu utilizzato da Luca de Samuele Cagnazzi e dai suoi familiari come solitario e tranquillo luogo di studio e gabinetto delle meraviglie, ma anche dalla rilevante necropoli a cui si è fatto cenno, dalle cavità ipogeiche forse pertinenti ad una “bucceria” di età angioina, dal dedalo di cave per l’estrazione lapidea, da una officina di cretaiolo e da fosse granarie, e infine, da un trullo utilizzato come torre di controllo prospicente il prosciugato specchio d’acqua ultimamente noto come “Lago Baldassarre”. A breve raggio da San Tommaso sono presenti altri complessi grottali quali Pontrelli, Le Torri, Fornello, Carpentino, Pisciulo e Iesce.

Non solo cave, ma anche sculture votive, bassorilievi barocchi, decorazioni figurate, mattoni, frammenti ceramici e incisioni graffite.